In campo chimico e medico le sommità fiorite del solidago (o verga d'oro) ed il rizoma sono utilizzati principalmente per le proprietà diuretiche, astringenti e
antiinfiammatorie.
Grazie all'azione diuretica conferitagli dai glicosidi fenolici in esso contenuti, l'utilizzo del solidago ha ottenuto l'approvazione ufficiale per il trattamento delle infezioni del tratto urinario e per prevenire la formazione dei calcoli ai reni.
Per esser più precisi, s'impiega l'azione diuretica esercitata dalla verga d'oro per sfruttare il potere dilavante di cui le urine sono naturalmente dotate, prevenendo in questo modo la formazione di calcoli renali e favorendo e accelerando la guarigione delle infezioni delle vie urinarie.
Naturalmente, per il trattamento e la prevenzione dei sopra citati disturbi, il solidago deve essere utilizzato internamente.
Se si utilizza l'estratto liquido di solidago (rapporto droga/solvente 1:1, impiegando etanolo al 25% come solvente di estrazione), generalmente, si consiglia l'assunzione di circa 0,5-2 ml di prodotto dalle due alle tre volte al dì.
Nella medicina popolare, il solidago è utilizzato internamente per il trattamento di una grande varietà di disturbi, quali reumatismi, gotta, diabete, ipertrofia prostatica, emorragie
interne, epatomegalia easma bronchiale; oltre ad impiegarlo, addirittura, come rimedio in caso di esacerbazioni acute di tubercolosi polmonari.
La medicina omeopatica utilizza questa pianta in caso di insufficienze renali associate ad oliguria e in caso di insufficienze e disturbi epatobiliari.
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