domenica 23 ottobre 2016

Step 7 - I colori nel cinema

I registi riescono ad influenzare le nostre emozioni più di quanto ci sia possibile immaginare. Vi basti sapere che la composizione di ogni singolo fotogramma è studiata minuziosamente per colpire il subconscio su più livelli e generare nello spettatore paura, gioia, tranquillità, ansia e persino noia, senza mostrare, di fatto, nulla di particolare. 
Manipolare le sensazioni è un’operazione complessa, che può servirsi delle più svariate componenti di una pellicola. 
Usare suoni forti e improvvisi, ad esempio, può generare panico. La stessa cosa vale per un montaggio veloce e frenetico o una fotografia scura, dai toni cupi e stranianti. Al contrario, immagini luminose e patinate possono creare un’atmosfera sognante, meglio se accompagnate da melodie lievi e rilassate.I colori giocano un ruolo essenziale se si vuole stimolare una certa emozione al posto di un’altra.
Quando in un film prevale la tonalità del giallo, del solidago scuro, il più delle volte il regista vuole portare alla mente pensieri positivi e felicità. È un colore forte ed importante ma allo stesso tempo capace di rilassare la mente. Lo sa bene Wes Anderson conosciuto anche per il suo uso massiccio del giallo proprio con questi connotati. Per ricordarlo, abbiamo scelto il film del 1939 Il mago di Oz, diretto da Victor Fleming.
In questo senso, il giallo sgargiante della strada rappresenta perfettamente la gioiosità del mondo di fantasia in cui Dorothy si ritrova catapultata.
Sempre nel mondo del cinema il grafico giapponese Hyo Taek Kim ha sintetizzato i più famosi cartoni animati Disney in dieci strisce con i colori predominanti in ogni film.
In "Cinderella" e in "The Jungle Book" riesco a vedere delle tonalità molto vicine al solidago scuro: 









Il solidago scuro lo troviamo anche in questi film:









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